Napoli, record di impianti fotovoltaici non funzionanti: su 26 sono ok solo 11

Napoli, record di impianti fotovoltaici non funzionanti: su 26 sono ok solo 11

La città di Napoli ha il record di impianti fotovoltaici non funzionanti. È quanto emerge dal monitoraggio effettuato dal Wwf Napoli a seguito di un’indagine avviata a giugno 2021 con una richiesta di informazioni volta a conoscere in che misura il capoluogo campano, spesso definito la città del sole, contribuisca con i propri impianti solari a ridurre le emissioni di anidride carbonica (CO2) e a contrastare i cambiamenti climatici.

Risultati che arrivano a 24 ore dall’apertura proprio a Napoli del G20 su ambiente ed energia. Per effettuare l’analisi, il Wwf ha richiesto per i 26 impianti fotovoltaici di proprietà del Comune di Napoli i dati circa la produzione di energia elettrica pulita (in Kilowatt-ore all’anno) e gli introiti (in euro) derivanti dal risparmio energetico prodotto e/o dalla vendita di tale energia. Il più grande impianto fotovoltaico cittadino si trova al mercato della Canzanella a Fuorigrotta.

«Questo impianto che è evidentemente abbandonato – ha detto Marina De Angelis, vicepresidente WWF Napoli – e invece se fosse funzionante potrebbe non solo energizzare tutto il mercato ma con uno cambio sul posto si potrebbe immettere la corrente nella rete e il Comune, in predissesto, potrebbe anche avere un introito».

L’associazione riferisce che ad oggi su 26 impianti sono allacciati a corrente soltanto gli 11 realizzati nelle scuole. Dal Wwf si evidenzia inoltre che il Comune «non ha mai affidato l’incarico di energy manager, obbligatorio per legge» e che «non ha un ufficio che si occupa della gestione dei propri impianti solari in grado, quindi, di comunicare se producono energia elettrica e quali risparmi ed introiti generino e di conseguenza se funzionano». L’impianto della Canzanella è stato progettato nel 2006 e connesso nel 2007 e – secondo dati forniti da Luigi Pascuzzi, ingegnere che si occupò della progettazione – avrebbe dovuto produrre 260mila chilowattori l’anno di energia ma dopo pochi anni ha smesso di funzionare.

«È un fatto grave – ha affermato Pascuzzi – perché si è persa tanta energia considerando che anche a distanza di 10 anni gli impianti fotovoltaici producono in modo efficiente quasi la stessa energia del primo anno se adeguatamente manutenuti e ogni anno il valore di quell’energia vale oltre 20mila euro». Una situazione, quella attuale degli impianti fotovoltaici del Comune di Napoli, che il WWF valuta «ancora più grave» perché negli anni 2017-2018, a seguito di un analogo sondaggio, erano state svolte diverse riunioni con la commissione consiliare Ambiente durante le quali – si riferisce – «tutti i rappresentanti dell’amministrazione avevano preso atto delle problematiche emerse relative alla non gestione degli impianti solari e tutti avevano confermato la necessità di risolvere la questione».

All’illustrazione dei dati ha partecipato anche Bartolomeo Sciannimanica, ingegnere ed ex direttore Servizio Ambiente del Comune di Napoli: «Il dato – ha detto – è che ancora non si crede veramente nel fotovoltaico e alla produzione di energia che non derivi da fonti fossili».

Fonte: www.ilmattino.it

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